11.10.2018

VIRILITÀ ESALTATA DEL RINASCIMENTO

Enrico VIII

La virilità andava esaltata in tutti i modi: questo il diktat della moda rinascimentale.

Abiti attillati e fascianti, biancheria intima a vista,scarpette affusolate e allusive, imbottiture strategiche... La moda maschile del Rinascimento lasciava poco all’immaginazione: la virilità del corpo andava esaltata. E se oggi sappiamo come, dobbiamo ringraziare le opere d’arte. Tanto le miniature del Quattrocento quanto i ritratti del XV e XVI secolo ci raccontano un’idea di bellezza molto esplicita e impudica interpretata dal guardaroba.

Abbandonate le lunghe e pesanti vesti del periodo medievale, quando tra l’altro nel modo d’abbigliarsi si prestavano meno attenzioni all’abito, maschile o femminile che fosse, e gli indumenti base erano simili per i due sessi, l’uomo comincia pian piano a “scoprirsi” anziché “nascondersi”.

Se gli abiti si accorciano e si restringono, c’è anche una ragione pratica. Inizia a diffondersi il "bottone" acessorio banale ma rivoluzionario che permette di confezionare indumenti molto stretti (ovviamente mal visti da moralisti e predicatori). Eleganza e una buona dose di sfrontatezza saranno quindi i principali indicatori dell’ideale maschile rinascimentale, dapprincipio legato a un’immagine un po’ efebica e adolescenziale e poi, dal XVI secolo, sempre più virile e imponente. Attraverso l’abbigliamento l’uomo, dunque, non si lilitava a manisfestare con orgoglio la classe sociale d’appartenenza, ma anche a mettere in evidenza il proprio corpo “adattandolo” al gusto del tempo.

Come accade anche oggi, la moda maschile in quegli anni traeva ispirazione dalle “passerelle” dell’epoca, ossia le corti, gli ambienti militareschi, più raramente la “strada”.

**********

IN SOSPESO

Guardando le opere d’arte prodotte nel XVI secolo ci si rende conto di una cosa: nell’abbigliamento maschile la sobrietà è bandita. L’uomo del Cinquecento è vanitoso, si pone al centro del mondo e dimostra di essere non solo colto e moderno, ma anche energico e robusto. In una parola, maschio! E se madre natura è stata “poco generosa” nelle parti intime, si ricorre senza ritegno a braghette inguinali ben imbottite e modellate, antenate del “sospensorio”. Ed è proprio nel corso del Cinquecento che esplode la moda di questo bizzarro accessorio.

Truccati.

Nata nel secolo precedente per fini pratici, cioè per coprire l’inguine lasciato scoperto dalle calze, la braghetta assume ora tutt’altro scopo: evidenziare i genitali aumentandone le dimensioni. A farne uso sono soprattutto uomini di potere, come il re Enrico VIII, che non rinuncia a ostentare la propria forza virile neanche in contesti formali, tanto da posare sfacciatamente a gambe aperte in un celebre ritratto della Royal family.


Testo di Federica Campanelli, pubblicato in "Focus Storia", Italia,N. 142, Agosto 2018, estratti pp.20-21. Digitalizzati, adattato e illustrato per Leopoldo Costa
















No comments:

Post a Comment

Thanks for your comments...